sabato 18 settembre 2010

IL MIRACOLO DEL SANGUE DI SAN GENNARO


Domani, 19 settembre, San Gennaro, è il giorno in cui continua a perpetuarsi il famoso miracolo o almeno lo si spera.
Si ritiene che una pia donna avesse raccolto in due ampolle il sangue di San Gennaro per consegnare poi la preziosa reliquia al vescovo di Napoli.
Oggi le due ampolle, fissate all'interno di una piccola teca rotonda realizzata con una larga cornice in argento e provvista di un manico, sono conservate nel Duomo di Napoli. Delle due ampolle, una è riempita di 3/4, mentre l'altra più alta è semivuota poiché parte del suo contenuto fu sottratto da re Carlo III di Borbone che lo portò con sé in Spagna.
Tre volte l'anno (il sabato precedente la prima domenica di maggio e negli otto giorni successivi; il 19 settembre e per tutta l'ottava delle celebrazioni in onore del patrono, ed il 16 dicembre), durante una solenne cerimonia religiosa guidata dall'arcivescovo, i fedeli accorrono per assistere al miracolo della liquefazione del sangue di san Gennaro.
Il sangue contenuto nelle ampolle di vetro è oggi oggetto di profonda venerazione con le altre reliquie conservate nel Duomo di Napoli.
I grumi rappresi scuri e solidi spontaneamente si sciolgono. Il sangue ribolle ed assume il colore rosso vivo.
Le modalità con le quali avviene lo scioglimento: tempo, intensità del sangue sono considerate di buon auspicio per la città se avvengono senza indugi, nel caso contrario sono di segno sfavorevole.
Un analogo fenomeno, anch'esso ritenuto miracoloso, si suppone che avvenga anche a Pozzuoli, dove, nella chiesa di San Gennaro presso la Solfatara, su di una lastra marmorea su cui si afferma che Gennaro fosse stato decapitato e che sia impregnata del suo sangue, ancora oggi c'è chi sostiene che delle tracce rosse diventino di colore più intenso e trasuderebbero in concomitanza con il miracolo più importante che avviene a Napoli.
Secondo studi recenti però sembra che la pietra sia in realtà il frammento di un altare paleocristiano di due secoli posteriore alla morte del martire sul quale vi siano depositate tracce di vernice rossa e di cera e che il tutto sia solo frutto di una suggestione collettiva.

ED ORA QUALCHE NOTIZIA SULLA VERA STORIA DI  SAN GENNARO, PROTETTORE DI NAPOLI



Pochi sanno che Ianuario era il vero nome di S.Gennaro. Discendeva, infatti dalla famiglia gentilizia Gens Januaria sacra al bifronte dio Giano. Qundi Gennaro (trasformazione napoletana di Ianuario) non era il suo nome, bensì il cognome. Fonti non ufficiali affermano che il suo nome fu Procolo.
Al di la' di questo, che andava chiarito, Gennaro resta, senza dubbio, una delle figure piu' famose nel panorama partenopeo e si puo' tranquillamente affermare che e' noto in tutto il mondo. La vicenda che vide coinvolto Gennaro, avveniva nella prima meta' del III° secolo, in piena persecuzione cristiana da parte di Diocleziano.
A quei tempi, Gennaro, vescovo di Benevento (si, di Benevento e non di Napoli!), insieme a Desiderio e Festo (uno lettore, l'altro diacono) si reco' a Pozzuoli per fare visita ai fedeli. Saputo di questo viaggio, Sessio (diacono dell'odierna Miseno) gli ando' incontro. Quest'ultimo venne, pero', fermato lungo la strada ed arrestato per ordine di Dragonzio, giudice anticristiano.
Saputo dell'accaduto, i tre (Gennaro, Festo e Desiderio) sentirono il dovere di far visita all'amico finito in carcere a causa loro. Dragonzio approfitto' dell'occasione per arrestare anche i tre. La sentenza fu di "adorazione forzata degli idoli agli altari pagani". Naturalmente i tre si rifiutarono.
Al rifiuto, Dragonzio sentenzio': "Divorati dalle belve nell'anfiteatro". Si scateno' la ribellione della comunita' cristiana che ottenne solo la conversione della pena: decapitazione.
A sentenza eseguita, alcuni cristiani si incaricarono di seppellire i martiri e di conservare un po' del loro sangue, rito usuale all'epoca dei fatti. Il sangue di Gennaro fu tenuto in custodia dalla sua nutrice mentre il corpo veniva sistemato prima a Fuorigrotta e poi in quelle che oggi sono le Catacombe di S.Gennaro a Capodimonte. Cio' avvenne circa un secolo dopo la sua morte, durante il mese di Aprile, in cui ancora oggi si ritualizza una delle due liquefazioni annuali.
Fu proprio in questo periodo, secondo alcuni storici, che si verifico' la prima liquefazione. Si noto' che, in vicinanza delle ossa del Santo, il contenuto delle ampolle da solido diventava liquido. Ma la data ufficiale della prima liquefazione e' il 1389.

AGGIORNAMENTO DI OGGI \19 SETTEMBRE 2910

NAPOLI - Alle 9.22 di questa mattina si è ripetuto il prodigio del miracolo di San Gennaro. L'arcivescovo di Napoli, il cardinale Crescenzio Sepe, ha dato l'annuncio dall'altare della cattedrale, dove fin dalle prime ore del mattino si sono ritrovati centinaia di fedeli. La teca, contenente il sangue del patrono di Napoli che si è liquefatto, è stata prelevata dalla Cappella del Tesoro e portata in processione fino sull'altare dove il cardinale ha dato l'annuncio accolto da un caloroso applauso.

"Napoli ha sempre vissuto di pane e di speranza. Ora sembra che siamo arrivati ad un punto di svolta: niente è scontato, né il pane né la speranza. Come è potuto accadere". Lo ha detto il cardinale Crescenzio Sepe nel corso dell'omelia per il prodigio del miracolo di San Gennaro. L'arcivescovo di Napoli ha richiamato tutti a fare "un serio esame di coscienza collettiva nel quale tutti, per la parte di propria competenza, sono chiamati in causa".

Londra: arrestati sei musulmani, progettavano di uccidere il Papa

Sono stati arrestati all'alba del 17 settembre i sei musulmani tra cui alcuni algerini che stavano preparando un attentato al Papa che in questi giorni è in visita a Londra. Dovevano prendere servizio come operatori ambientali nella zona di Westminster, lo stesso luogo dove il Papa era atteso nel pomeriggio per un incontro con gli ex-ministri (Margaret Thatcher, john Major, Tony Blair, Gordon Brown) ed altri vip.
La polizia inglese è arrivata a conoscenza dei presunti attentatori la notte precedente ed ha valutato bene di mettere il Papa al sicuro da eventuali attentati.
Il portavoce del vaticano, padre Federico Lombardi, ha assicurato che il Papa rispetterà il programma prestabilito e che non è stato turbato dall'evento.
Scotland Yard ha affermato che i piani di sicurezza predisposti per l'arrivo e le permanenza del papa sono stati programmati e gestiti minuziosamente dal momento che l'arrivo del papa avrebbe potuto destare l'attenzione di terroristi in una zona che è già in allerta da tempo e sopprattutto da quando il pastore americano, Terry Johns, ha ravvivato la tensione con il “Burn a Kuran day” tra occidente e mondo musulmano.
Sventato grazie alla prontezza delle forze dell'ordine inglesi il possibile attentato a Papa Benedetto XVI che avrebbe ricordato necessariamente la sofferenza della lotta tra la vita e la morte di quel papa, Giovanni Paolo II, che vinse miracolosamente quella battaglia dopo l'attentato del turco Ali Agca nel 1981.