domenica 26 settembre 2010

CONTINUANO ...GLI STRAFALCIONI LINGUISTICI (II parte)



Riprendo il discorso già affrontato tempo fa con gli "strafalcioni linguistici" molti dei quali sono stati ripresi dalla rete.

Questa volta riguardano frasi sentite in LIBRERIA e in negozi di DISCHI E STRUMENTI MUSICALI.






IN LIBRERIA



Il giardino dei Finti Continui.
Il diario di Anna Falchi.
Il fu Maria Pascal.
Lo Zabaione di Leopardi.
Giovanna d'Arcore.
Il gobbo di Nostradamus.
La congiura di Caterina.
La vedova di Monza.
Il Guinness dei pirati.
I cavalieri del tavolo rotondo.
L'ultimo dei Caimani.
Il principe delle tenere.
Il Monte di Contecristo
Madre Teresa di Gallura.
L'ultimo libro di Luciano Decrescente.
Mi creda signore, il fatto che c'è scritto "Stampato nel 1965" non vuol dire che è scaduto.
Scusi, avete la cassetta dei sette porcellini?
Pensiero e opere del filosofo greco Clitoride.
La baronessa di Cariddi.
Anna Balena.
Castore e Pollicino.
L'arcipelago Goulash.
L'amante di Lady Charleston.
Scusi, avete la cassetta del lupo mannaio?
Vorrei un compasso ed un cognometro.
Posso guardare un'occhiata ai libri nuovi?
Non so decidermi, mi può dare qualche suggestione?


FRA DISCHI E STRUMENTI MUSICALI


La ragazza di D'Alema.
L'ultimo CD di Lucio Dallas.
Le canzoni di Culus Iglesias.
Un disco di Uretra Franklin.
Un disco di Jella Fitzgerald.
"Bye-bye baby" di Marilyn Morroidi.
L'ultimo CD degli Sbandau Ballet,
Le canzoni di Cimabue.
La Semipiramide di Rossini.
La bella addormentata e Don Bosco.
La Carmen di Bidet.
Mio nipote suona il fax.
Che bella musica! Ho la pelle caponata.
Avete mandorlini?
Little Tony è sempre sulla freccia dell'onda.
Ramazzotti ha vinto il disco di platano.
Il CD degli Hula-op.

BUONA DOMENICA A TUTTI!!!

martedì 21 settembre 2010

Anche Sandra ci ha lasciato , si è ricongiunta al suo Raimondo

E così ci ha lasciato anche Sandra.

L'attrice Sandra Mondaini è morta, questa mattina poco prima delle 13, all'ospedale San Raffaele di Milano dove era ricoverata da circa 10 giorni. Aveva 79 anni: era nata l'1 settembre del 1931.
 Lo scorso aprile era morto il marito, Raimondo Vianello, e lei era rimasta molto provata, tanto da essere ricoverata anche in una casa di cura.
Adesso Sandra ha raggiunto Raimondo, la persona con cui ha condiviso non solo le gioie dell'amore ma anche i successi artistici. E magari giocheranno insieme a carte lassù e continueranno a scherzare e a divertirsi come ci hanno divertito in tutti questi anni in televisione.

CIAO SANDRA E PORTA IL NOSTRO SALUTO ANCHE A RAIMONDO!!!!!

lunedì 20 settembre 2010

Afghanistan, a Roma l'addio all'incursore morto a Farah

Si sono svolti questo pomeriggio a Roma i funerali di Alessandro Romani, l'incursore che ha perso la vita in Afghanistan la scorsa settimana.

La bara del tenente 36enne, Alessandro Romani morto per le ferite riportate in una sparatoria nella provincia di Farah venerdì scorso, ha fatto il suo ingresso nella Basilica di Santa Maria degli Angeli avvolta nel tricolore e salutata da un picchetto d'onore, tra gli applausi della gente.
Alle esequie solenni, celebrate dall'ordinario militare monsignor Vincenzo Pelvi, hanno preso parte il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, i presidenti di Senato e Camera Renato Schifani e Gianfranco Fini, rappresentanti del governo e della politica e i vertici militari.
"Alessandro in Afghanisian voleva che gli ordigni non spegnessero più i sogni dei bambini, che le donne non fossero più sfigurate e lapidate, che gli uomini non fossero più legati su pali in attesa della morte, dinanzi agli occhi dei figli", ha detto Monsignor Pelvi nell'omelia.
Romani era rimasto ferito assieme a un collega durante l'operazione di cattura di alcune persone che poco prima avevano piazzato un ordigno sulla strada nel distretto di Bakwa.
Con la morte dell'incursore  Alessandro Romani è salito a 30 il numero di militari che in questi anni hanno perso la vita nel Paese.
L'ultimo attentato mortale si era verificato a Herat lo scorso luglio, quando due genieri avevano perso la vita in un'esplosione durante l'operazione di disinnesco di un ordigno.

sabato 18 settembre 2010

IL MIRACOLO DEL SANGUE DI SAN GENNARO


Domani, 19 settembre, San Gennaro, è il giorno in cui continua a perpetuarsi il famoso miracolo o almeno lo si spera.
Si ritiene che una pia donna avesse raccolto in due ampolle il sangue di San Gennaro per consegnare poi la preziosa reliquia al vescovo di Napoli.
Oggi le due ampolle, fissate all'interno di una piccola teca rotonda realizzata con una larga cornice in argento e provvista di un manico, sono conservate nel Duomo di Napoli. Delle due ampolle, una è riempita di 3/4, mentre l'altra più alta è semivuota poiché parte del suo contenuto fu sottratto da re Carlo III di Borbone che lo portò con sé in Spagna.
Tre volte l'anno (il sabato precedente la prima domenica di maggio e negli otto giorni successivi; il 19 settembre e per tutta l'ottava delle celebrazioni in onore del patrono, ed il 16 dicembre), durante una solenne cerimonia religiosa guidata dall'arcivescovo, i fedeli accorrono per assistere al miracolo della liquefazione del sangue di san Gennaro.
Il sangue contenuto nelle ampolle di vetro è oggi oggetto di profonda venerazione con le altre reliquie conservate nel Duomo di Napoli.
I grumi rappresi scuri e solidi spontaneamente si sciolgono. Il sangue ribolle ed assume il colore rosso vivo.
Le modalità con le quali avviene lo scioglimento: tempo, intensità del sangue sono considerate di buon auspicio per la città se avvengono senza indugi, nel caso contrario sono di segno sfavorevole.
Un analogo fenomeno, anch'esso ritenuto miracoloso, si suppone che avvenga anche a Pozzuoli, dove, nella chiesa di San Gennaro presso la Solfatara, su di una lastra marmorea su cui si afferma che Gennaro fosse stato decapitato e che sia impregnata del suo sangue, ancora oggi c'è chi sostiene che delle tracce rosse diventino di colore più intenso e trasuderebbero in concomitanza con il miracolo più importante che avviene a Napoli.
Secondo studi recenti però sembra che la pietra sia in realtà il frammento di un altare paleocristiano di due secoli posteriore alla morte del martire sul quale vi siano depositate tracce di vernice rossa e di cera e che il tutto sia solo frutto di una suggestione collettiva.

ED ORA QUALCHE NOTIZIA SULLA VERA STORIA DI  SAN GENNARO, PROTETTORE DI NAPOLI



Pochi sanno che Ianuario era il vero nome di S.Gennaro. Discendeva, infatti dalla famiglia gentilizia Gens Januaria sacra al bifronte dio Giano. Qundi Gennaro (trasformazione napoletana di Ianuario) non era il suo nome, bensì il cognome. Fonti non ufficiali affermano che il suo nome fu Procolo.
Al di la' di questo, che andava chiarito, Gennaro resta, senza dubbio, una delle figure piu' famose nel panorama partenopeo e si puo' tranquillamente affermare che e' noto in tutto il mondo. La vicenda che vide coinvolto Gennaro, avveniva nella prima meta' del III° secolo, in piena persecuzione cristiana da parte di Diocleziano.
A quei tempi, Gennaro, vescovo di Benevento (si, di Benevento e non di Napoli!), insieme a Desiderio e Festo (uno lettore, l'altro diacono) si reco' a Pozzuoli per fare visita ai fedeli. Saputo di questo viaggio, Sessio (diacono dell'odierna Miseno) gli ando' incontro. Quest'ultimo venne, pero', fermato lungo la strada ed arrestato per ordine di Dragonzio, giudice anticristiano.
Saputo dell'accaduto, i tre (Gennaro, Festo e Desiderio) sentirono il dovere di far visita all'amico finito in carcere a causa loro. Dragonzio approfitto' dell'occasione per arrestare anche i tre. La sentenza fu di "adorazione forzata degli idoli agli altari pagani". Naturalmente i tre si rifiutarono.
Al rifiuto, Dragonzio sentenzio': "Divorati dalle belve nell'anfiteatro". Si scateno' la ribellione della comunita' cristiana che ottenne solo la conversione della pena: decapitazione.
A sentenza eseguita, alcuni cristiani si incaricarono di seppellire i martiri e di conservare un po' del loro sangue, rito usuale all'epoca dei fatti. Il sangue di Gennaro fu tenuto in custodia dalla sua nutrice mentre il corpo veniva sistemato prima a Fuorigrotta e poi in quelle che oggi sono le Catacombe di S.Gennaro a Capodimonte. Cio' avvenne circa un secolo dopo la sua morte, durante il mese di Aprile, in cui ancora oggi si ritualizza una delle due liquefazioni annuali.
Fu proprio in questo periodo, secondo alcuni storici, che si verifico' la prima liquefazione. Si noto' che, in vicinanza delle ossa del Santo, il contenuto delle ampolle da solido diventava liquido. Ma la data ufficiale della prima liquefazione e' il 1389.

AGGIORNAMENTO DI OGGI \19 SETTEMBRE 2910

NAPOLI - Alle 9.22 di questa mattina si è ripetuto il prodigio del miracolo di San Gennaro. L'arcivescovo di Napoli, il cardinale Crescenzio Sepe, ha dato l'annuncio dall'altare della cattedrale, dove fin dalle prime ore del mattino si sono ritrovati centinaia di fedeli. La teca, contenente il sangue del patrono di Napoli che si è liquefatto, è stata prelevata dalla Cappella del Tesoro e portata in processione fino sull'altare dove il cardinale ha dato l'annuncio accolto da un caloroso applauso.

"Napoli ha sempre vissuto di pane e di speranza. Ora sembra che siamo arrivati ad un punto di svolta: niente è scontato, né il pane né la speranza. Come è potuto accadere". Lo ha detto il cardinale Crescenzio Sepe nel corso dell'omelia per il prodigio del miracolo di San Gennaro. L'arcivescovo di Napoli ha richiamato tutti a fare "un serio esame di coscienza collettiva nel quale tutti, per la parte di propria competenza, sono chiamati in causa".

Londra: arrestati sei musulmani, progettavano di uccidere il Papa

Sono stati arrestati all'alba del 17 settembre i sei musulmani tra cui alcuni algerini che stavano preparando un attentato al Papa che in questi giorni è in visita a Londra. Dovevano prendere servizio come operatori ambientali nella zona di Westminster, lo stesso luogo dove il Papa era atteso nel pomeriggio per un incontro con gli ex-ministri (Margaret Thatcher, john Major, Tony Blair, Gordon Brown) ed altri vip.
La polizia inglese è arrivata a conoscenza dei presunti attentatori la notte precedente ed ha valutato bene di mettere il Papa al sicuro da eventuali attentati.
Il portavoce del vaticano, padre Federico Lombardi, ha assicurato che il Papa rispetterà il programma prestabilito e che non è stato turbato dall'evento.
Scotland Yard ha affermato che i piani di sicurezza predisposti per l'arrivo e le permanenza del papa sono stati programmati e gestiti minuziosamente dal momento che l'arrivo del papa avrebbe potuto destare l'attenzione di terroristi in una zona che è già in allerta da tempo e sopprattutto da quando il pastore americano, Terry Johns, ha ravvivato la tensione con il “Burn a Kuran day” tra occidente e mondo musulmano.
Sventato grazie alla prontezza delle forze dell'ordine inglesi il possibile attentato a Papa Benedetto XVI che avrebbe ricordato necessariamente la sofferenza della lotta tra la vita e la morte di quel papa, Giovanni Paolo II, che vinse miracolosamente quella battaglia dopo l'attentato del turco Ali Agca nel 1981.

mercoledì 8 settembre 2010




Un cauto sospiro di sollievo…per  il mondo intero

Il ministro degli esteri dell’Iran: “Sospesa la pena. Il verdetto è sotto revisione”

Il ministro degli Esteri iraniano ha dichiarato che è stata sospesa la pena alla lapidazione di Sakineh Mohammad Ashtian, la donna condannata per adulterio e complicità nell’omicidio del marito. “Il verdetto – ha dichiarato un portavoce  del ministero – è stato fermato ed è sotto revisione”.

giovedì 2 settembre 2010

SALVIAMO SAKINEH....DALLA LAPIDAZIONE


Anche Napoli si mobilita per la disumana e barbara condanna inflitta a Sakineh.
Il sindaco e la giunta comunale di Napoli prendono decisa, ferma posizione, contro la condanna a morte per lapidazione della giovane Sakineh.
"Siamo da sempre, e in modo deciso contrari alla pena di morte. Non è assolutamente possibile che vi siano paesi nel mondo nei quali i diritti umani e le libertà personali non hanno alcun valore e si ipotizzino esecuzioni che è poco definire 'barbare' - si legge in una nota - Condividiamo quindi tutte le iniziative affinché, non solo non ci si dimentichi di Sakineh, ma l'Iran sia spinta dall'opinione pubblica internazionale a rispettare le persone umane, la loro dignità e libertà. Come abbiamo sempre fatto nei casi di donne la cui vita è stata messa ingiustamente in pericolo, certi di interpretare la volontà di tutti i cittadini di Napoli esporremo a Palazzo San Giacomo la gigantografia di Sakineh come testimonianza dell'attenzione continua e convinta che poniamo al suo caso".

Non ci sono parole per commentare questa vergognosa “condanna”. In mancanza di sufficienti elementi di giudizio, non sta a noi dirimere qui la questione della presunta colpevolezza o dell’innocenza di questa donna, ma è giusto che tutto il mondo si mobiliti affinchè si ponga fine a questa barbarie costituita dalla pena che vogliono infliggerle: la morte per lapidazione (dopo aver già subito 99 frustate come punizione pubblica e a titolo di ” esempio”, in presenza di suo figlio).
E’ una vergogna per l’umanità!
Se sia colpevole o meno, questo spetta scoprirlo a chi di dovere, ma resta comunque il fatto che la pena sia disumana e che cozzi enormemente con il principio della carità divina e con il principio del rispetto della vita umana.
 Infine propongo, a chi volesse farlo ed ancora non lo avesse fatto, ad associarsi con la propria firma all’appello lanciato in tutto il mondo.
La petizione è aperta anche sul sito di Repubblica.